13 aprile 2012

Adriatico

We shall walk again down along the lane
Down the avenue just like we used to do
With our heads so high smile at the passers by
Then we'll softly sigh ay, ay, ay, ay, ay


Everyone, everyone, everyone, everyone
Everyone, everyone, everyone, everyone



Cerco, e se trovo mi ci abbandono, la tranquilla deriva di un'estetica di plastica.  Un brutto confortante, senza impegno. Come quando, sola voglia,  si sta sdraiati senza altro desiderio se non di orizzontalità. E la palma ed il grattacielo popup lo sono, di plastica. E i filari di cabinette ai colori pastelli e gli albergoni stereometrici. Plastica e neon solo un po' appannati, ostinata opposizione agli agguati di asettiche promenades e di traslucidi damaschi di vetro e oro. La modernità ingenua ed entusiasta ancora vince su una certa, diffusa, contemporaneità ignorante.

Everyone, everyone, everyone, everyone
Everyone, everyone, everyone, everyone

12 aprile 2012

Genio e sregolatezza


È talmente scevro dalla vanità della fama da avere messo la sua firma su di un citofono.